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Beiträge, die mit Sionismo getaggt sind
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mira, 4 years old, shot by an israeli quadcopter
BEWARE, SHOCKING IMAGES in this video from Palestine:
https://video.wordpress.com/embed/W3pRWq0z?cover=1&preloadContent=metadata&useAverageColor=1&hd=0
src: https://www.instagram.com/reel/DHtNd_ipLlm/
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Colonos israelíes golpearon a uno de los codirectores palestinos de la película gana
https://afrofeminas.com/2025/03/25/el-director-palestino-ganador-del-oscar-es-atacado-por-colonos-israelies-y-detenido-por-el-ejercito/
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El director palestino ganador del Oscar es atacado por colonos israelíes y detenido por el ejército
Colonos israelíes golpearon a uno de los codirectores palestinos de la película ganadora del Oscar “No Other Land” en l Cisjordania ocupada este lunes, y luego fue detenido por el ejército israelí, según dijeron activistas judíos en el lugar.Afroféminas
Send this to all your political and social representatives today and demand them to speak out and act swiftly and forcefully in order to stop this gut-wrenching #barbarism IMMEDIATELY!
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l’invasore sionista si prepara a entrare con altri carri armati nel nord di gaza (23 marzo)
La 36a divisione carri armati di Israele si prepara ad invadere la parte nord di Gaza. L’IDF ha pubblicato domenica 23 marzo alcuni video che mostrano un dispiegamento imponente di tank ai confini israeliani con il nord di Gaza.
La 36ma divisione ha portato avanti operazioni in Libano durante la guerra da settembre a novembre 2024 e nella stessa Gaza, durante i mesi di genocidio del 2024.
L’arrivo di altri carri armati a Gaza peggiorerà ulteriormente il disastro umanitario in corso producendo ancora più morti e distruzione.
src: https://www.instagram.com/reel/DHk1J0fNzeQ/
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the only reason israel is killing people
The only reason Israel killed this tragic number of people in Gaza this early morning is because it does not want to proceed to the second stage of the ceasefire deal as planned, because it simply does not want a permanent ceasefire (withdrawal from Gaza and reconstruction.)
FULL STOP.
Anyone who talks about something else is a LIAR.
Mosab Abu Toha
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la situazione a gaza, 19 mar. 2025
da un post di Michela Becchis su fb
Aggiornamenti
Maria Di Pietro – Assopacepalestina
19/03/2025
Un bambino di Gaza ha visto sua madre bruciare viva. Poi è morto anche lui.
Mentre la guerra genocida di Israele riprende a Gaza, intere famiglie vengono sterminate dai bombardamenti e le case familiari diventano tombe di famiglia. I sopravvissuti raccontano a Mondoweiss che la maggior parte dei morti sono donne e bambini.
Con profonda tristezza, Muhammad Hamidi racconta a Mondoweiss che nei suoi ultimi istanti di vita, il nipote di tre anni ha guardato la madre e il fratello bruciare. “Il bambino era indifeso”, ha detto.
Quando sua madre è stata bruciata viva mentre cullava il figlio di un anno, portava anche un feto nel grembo. Tutte e tre le vite sono state stroncate.
Il medico australiano Mohammed Mustafa, volontario in un ospedale di Gaza, ha raccontato la penosa esperienza di curare le ultime vittime degli attacchi israeliani a Gaza.
In un video condiviso sui social media il dottor Mustafa racconta le terribili ferite subite dalle vittime dell’ondata di attacchi israeliani su Gaza nelle prime ore di martedì mattina, che hanno ucciso più di 400 persone e lasciato molte centinaia di feriti.
“Abbiamo finito tutti gli antidolorifici. Non possiamo sedare nessuno. Non possiamo dare loro alcuna analgesia”, dice Mustafa nel video condiviso su Instagram, registrato dopo aver lavorato tutta la notte.
“Ci sono sette ragazze a cui stanno amputando le gambe – senza anestesia”, ha detto, aggiungendo: “Il bombardamento è ancora in corso. La stanza sta ancora tremando”.
“La maggior parte delle persone erano donne e bambini, bruciati dalla testa ai piedi, con arti mancanti e teste mancanti”, ha aggiunto.
Paramedico a Gaza “inorridito” dalle scene di guerra.
Il medico ha raccontato di aver visto i corpi smembrati di persone all’interno di un veicolo a Rafah, dopo che questo era stato colpito dagli attacchi israeliani.
“Abbiamo ricevuto una chiamata per un bombardamento nella zona di Dowar Khebat Al-Adas, di fronte al centro commerciale Al-Yasmeen”, ha raccontato ad Al Jazeera Sofian Ahmed, che fa parte di una squadra di protezione civile.
“Quando siamo arrivati sul posto, siamo rimasti scioccati nello scoprire che l’obiettivo era un’auto o un veicolo pubblico che trasportava i civili da un luogo all’altro”.
Ha aggiunto: “Siamo rimasti inorriditi nel vedere che all’interno del veicolo c’erano cinque persone bruciate e smembrate”.
“Questo è ciò che Rafah sta vivendo ogni giorno. Rafah rimane un luogo pericoloso, dove ogni giorno si verificano attentati nelle zone di confine. Inoltre, gli attacchi e gli spari continuano senza sosta”.
Quattrocento persone sono state uccise e ci sono ancora molti dispersi e intrappolati sotto cumuli di macerie, poiché gli attacchi sono stati molto massicci. Molto intensi.
Come ci ha descritto un membro dell’equipaggio della Protezione Civile, hanno dovuto letteralmente raccogliere pezzi di carne dalle aree vicine delle persone uccise, compresi i corpi di bambini e donne.
Nell’ospedale, qui nel cortile, regna la calma, ma all’interno dei reparti è una vera e propria lotta per il personale medico che ha lavorato tutto il giorno, intervenendo e cercando di contenere quanti più casi possibile.
Molti dei casi curabili non saranno trattati nell’ospedale qui, semplicemente perché i medici hanno dovuto scegliere a quali casi prestare attenzione per primi.
Hanno dovuto dare la priorità a questi casi semplicemente a causa dell’acuta carenza di forniture mediche.
Questo è già di per sé un elemento che ha inciso sul benessere mentale e fisico del personale medico e dei familiari sopravvissuti nell’ospedale. (Hani Mahmoud reporter da Gaza City)
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) avverte che i medici stanno lottando per gestire il forte aumento delle vittime nelle ultime 36 ore a causa della ripresa degli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza.
“A causa della recente sospensione degli aiuti umanitari a Gaza, le scorte di forniture mediche sono diminuite in modo significativo e, inoltre, il personale ospedaliero sta lottando per gestire il forte aumento delle vittime”, ha dichiarato il CICR in un comunicato.
Israele ha bloccato Gaza per le due settimane precedenti la ripresa dell’assalto, lasciando ai palestinesi pochi rifornimenti necessari per resistere.
Bambino di due anni ucciso da un drone israeliano.
Il corrispondente di Wafa ha dichiarato che il drone ha ferito alla testa Omar Qassem Talab Abu Sharqiyya, di due anni e mezzo.
Ha aggiunto che Abu Sharqiyyah è stato trasportato d’urgenza al Kuwaiti Hospital della vicina Rafah, dove i medici lo hanno dichiarato morto poco dopo.
La popolazione di Gaza è terrorizzata, indifesa e devastata. Gli ultimi attacchi arrivano dopo 17 giorni di blocco di Israele sugli aiuti a Gaza.
Quindi, la gente sta già morendo di fame. Non hanno accesso al cibo. L’impianto di desalinizzazione dell’acqua che forniva acqua a 500.000 palestinesi non funziona più. Non ci sono medicine, né carburante, né gas da cucina. I palestinesi stanno lottando per vivere la loro vita quotidiana.
E mentre tutto questo accade, i palestinesi si svegliano con una serie massiccia di attacchi in diverse aree di Gaza. Tutti sono spaventati, soprattutto i bambini che pensavano che il Ramadan sarebbe finito e che avrebbero potuto festeggiare l’Eid per la prima volta senza attacchi aerei. (Hind Khoudary reporter da Deir el-Balah)
Il Ministero della Sanità di Gaza ha fornito un bilancio aggiornato delle vittime dell’ultima ondata di attacchi israeliani, iniziata martedì scorso.
Da allora, si legge, gli attacchi israeliani hanno ucciso 436 palestinesi, tra cui 183 bambini, e ferito 678 persone.
Questo porta il numero totale di morti accertati a Gaza dal 7 ottobre 2023 a 49.547, secondo il ministero, con 112.547 feriti.
L’esercito israeliano ha dichiarato che le sue forze e il servizio di sicurezza interno di Israele continueranno a operare a Gaza “al fine di rimuovere qualsiasi minaccia ai cittadini dello Stato di Israele”.
In una dichiarazione su X, l’esercito israeliano ha scritto che le forze armate e lo Shin Bet hanno continuato “le loro intense ondate di attacchi in tutta la Striscia di Gaza per tutto il giorno”.
Le forze israeliane continuano a colpire nuove aree di Gaza, comprese le zone meridionali, centrali e settentrionali.
Nelle ultime ore, hanno lanciato volantini sulle zone settentrionali di Gaza, in particolare su Beit Hanoon, intimando ai palestinesi di evacuare.
Hanno anche lanciato volantini su Khan Younis, dicendo ai palestinesi di evacuare nella parte occidentale di al-Mawasi.
Ma questa volta molti palestinesi, soprattutto quelli di Beit Hanoon e di altre aree settentrionali, hanno deciso di non evacuare perché dicono di non avere nulla da perdere e si rifiutano di ripetere il viaggio di sfollamento. (Hind Khoudary reporter da Deir el-Balah)
Il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) ha definito la giornata di oggi “un altro giorno nero” per le Nazioni Unite a Gaza.
In un post su X, il commissario dell’agenzia, Philippe Lazzarini, ha espresso le sue condoglianze per i lavoratori delle Nazioni Unite uccisi durante l’ultima escalation di Israele.
“Le Nazioni Unite, compresa l’UNRWA, continuano a pagare un prezzo pesante mentre svolgono compiti umanitari”, ha scritto. “Gli operatori umanitari devono essere protetti in ogni momento”.
La difesa civile di Gaza ha dichiarato che uno dei suoi membri è stato ucciso in un attacco avvenuto oggi a Gaza City.
La sua morte porta il numero totale di membri della difesa civile uccisi durante la guerra a 103, secondo il gruppo.
Fonti: UN, OCHA, MSF, Al Jazeera, Mondoweiss, Haaretz, UNICEF, Amnesty Int., Reuters, Human Rights Watch, Palestinian Red Crescent Society, Croce Rossa Int., Euro-med Human Rights, Save the children, Unrwa, Defence for children
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oggi, 20 marzo, a roma: presidio al pantheon contro il genocidio
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20 marzo, roma: presidio al pantheon contro il genocidio
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7 link per la palestina ora
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differx (@differx@mastodon.uno)
(1) ancora con la stronzata degli 0staggi? ancora questo volete che la gente si beva? che 1xraele fa quello che fa per via degli os*aggi? del sette ottobre? questo? https://www.instagram.Mastodon Uno Social - Italia
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.boycat.app
l’israele moderato
“perché? che me ne dovrebbe fregare di due milioni di persone?”
https://x.com/RohanaKarem/status/1886180164616278371
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Werthein se reunió con el Pres...
Werthein se reunió con el Presidente de Israel, Isaac Herzog
El alineamiento con ese país es una de las políticas centrales de Javier Milei en materia geopolítica.Agencia Noticias Argentinas
[1]https://t.me/slowforward/6123
https://t.me/slowforward/6124
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“ostaggi” e “prigionieri”: una nota di raffaella battaglini sul vocabolario del colonialismo
Rivelatore è sempre il linguaggio: gli israeliani liberati da Hamas sono ‘ostaggi’, parola che sottintende il loro essere civili innocenti (falso, perché molti erano soldati, come abbiamo potuto constatare) mentre i palestinesi liberati da Israele vengono definiti ‘prigionieri’, che sottintende il loro essere criminali condannati e giustamente detenuti (completamente falso, la maggioranza sono persone arrestate e trattenute illegalmente in carcere dall’Idf, a volte per anni, tra cui molte donne e moltissimi minori).
Questo è solo un esempio, non innocuo, di come il distorto linguaggio coloniale e razzista usato da tutti i media mainstream manipoli costantemente i fatti , senza che questo venga minimamente messo in discussione da nessuno. Eppure è attraverso questo linguaggio che si formano le convinzioni delle persone.
“Israele non è tanto la sorgente quanto il sintomo della nostra colonialità del presente” (Iain Chambers)
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l’attivista pacifista luisa morgantini e l’inviato del sole 24 ore roberto bongiorni arrestati da israele. rilasciati dopo ore di interrogatori
«La pacifista, ex parlamentare europea e fondatrice di Assopace Palestina Luisa Morgantini e l’inviato del Sole24Ore Roberto Bongiorni sono stati arrestati in Cisgiordania, nei Territori occupati da Israele. Dopo alcune ore in caserma e dopo lunghi interrogatori, sono stati rilasciati. Con loro si trovavano anche altre persone: una di nazionalità dei Paesi Bassi, una neozelandese e un palestinese. Quest’ultimo è l’unico rimasto agli arresti.
Bongiorni si era recato in zona, infatti, per un servizio da realizzare in una colonia israeliana, accompagnato dalla rappresentante di Assopace Palestina, storicamente impegnata a fianco dei palestinesi. Sono però stati fermati a Kiriat Arba, un insediamento di coloni, che è tra i più estremisti in Cisgiordania, vicino a Hebron, e accusati di aver invaso una zona militare israeliana. Dopo aver precisato di non aver trovato nessuna segnalazione del divieto i due sono stati caricati su un cellulare e portati nella base israeliana, con pc e telefonini sequestrati. Secondo la prima ricostruzione sono stati gli stessi Morgantini e Bongiorni a comunicare cos’era successo prima di essere bloccati: la notizia è arrivata al consolato italiano e poi trasmessa alla Farnesina».
Continua qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/01/30/cisgiordania-morgantini-e-inviato-del-sole-arrestati-da-israele/7858088/
Per le false accuse, cfr. anche https://www.unita.it/2025/01/31/perche-luisa-morgantini-e-il-giornalista-bongiorni-sono-stati-arrestati-in-cisgiordania/
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Perché Luisa Morgantini e il giornalista Bongiorni sono stati arrestati in Cisgiordania
Luisa Morgantini, ex eurodeputata e storica attivista del movimento per la pace in Palestina, e il giornalista Bongiorni sono stati fermati a Kiriat, insediamento israeliano vicino a Hebron. È una delle colonie più oltranziste.Redazione Web (L'Unità)
importante precisazione dall’università di firenze: nessuna collaborazione con l’università israeliana
una importante precisazione dell’Università di Firenze, sulla sua NON partecipazione a un incontro che si tiene in città organizzato da referenti della Tel Aviv University.
la riporto qui di séguito, per correttezza.
è importante (grazie a Stefania Zampiga, che me ne ha dato notizia):
UniFi precisa: ‘Noi non collaboriamo’
https://www.controradio.it/ateneo-di-firenze-non-collaboriamo-a-evento-universita-tel-aviv
https://www.firenzedintorni.it/it/convegno-tel-aviv-university.html
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Ateneo di Firenze, 'non collaboriamo a evento università Tel Aviv' - www.controradio.it
L'università di Firenze rende noto di non aver dato collaborazione a un convegno organizzato nel capoluogo toscano dalla Tel Aviv UniversityRedazione (Contrordio srl)
un appello contro la normalizzazione dell’occupazione e dell’oppressione sionista
continua qui: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSevObyZ6nyg-GxQlvArA7Bmw4V5_AF8kQ5isrH9-T597TX8Pw/viewform
*
ricevo e assai volentieri diffondo:
Stiamo raccogliendo firme per esprimere il nostro dissenso contro l’organizzazione di un workshop all’UniFi, previsto per il 3 e 4 febbraio, in collaborazione con l’Università di Tel Aviv. Tra gli organizzatori figurano Carrai, console onorario di “Israele”, e Moshe Farchi, un alto ufficiale dell’IOF.
È inaccettabile che, a un anno dall’intensificazione del genocidio contro il popolo palestinese e a 76 anni dall’inizio del progetto coloniale sionista, l’Università di Firenze ospiti personaggi che rappresentano e sostengono politiche di distruzione e di eliminazione sistematica di un popolo.
Oltre a questa raccolta di firme, stiamo programmando una mobilitazione nei prossimi giorni. Per organizzare la nostra risposta, vi invitiamo a unirvi a noi per un incontro giovedì 30 gennaio, alle 17:00, nel chiostro del Brunelleschi.
Non possiamo rimanere in silenzio di fronte alla complicità delle istituzioni accademiche.
FIRMA E DIFFONDI IL COMUNICATO!
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSevObyZ6nyg-GxQlvArA7Bmw4V5_AF8kQ5isrH9-T597TX8Pw/viewform
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UNIFI PROMUOVE CRIMINALI DEL GENOCIDIO IN PALESTINA. Unifi e il workshop con la Tel Aviv University: Una collaborazione che normalizza l’occupazione e l’oppressione sionista
Nei giorni 3 e 4 febbraio, si terrà a Firenze un workshop co-organizzato dal dipartimento FORLILPSI dell’Università di Firenze e dalla Tel Aviv University, che include la partecipazione di rappresentanti istituzionali israeliani e figure legate al go…Google Docs
12 images to remember hind rajab’s story
here:
https://www.instagram.com/p/DFa454NtjpN/?igsh=MWRtOHhneHB5eG9hdQ==
src: https://www.instagram.com/p/DFa454NtjpN/?igsh=MWRtOHhneHB5eG9hdQ==
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petizione per il riconoscimento dello stato di palestina
Il cessate il fuoco a Gaza ci ha ridato qualcosa che desideravamo da tanto: la speranza. Ma non cancella la devastazione. Non mette fine all’occupazione. E non concede la libertà a milioni di palestinesi che ne hanno un disperato bisogno.
Ora che il cielo di Gaza torna silenzioso, chiediamo una soluzione duratura: che il Regno Unito, la Francia e il Giappone riconoscano lo Stato della Palestina. Sarebbe un passo fondamentale verso la pace e la giustizia. Ma questi Paesi stanno esitando sotto l’enorme pressione di Israele.
Per decenni l’Italia è stata solidale con il popolo palestinese e la sua causa, ha sempre sostenuto il diritto del popolo palestinese ad avere «uno stato indipendente, sicuro ed economicamente prospero». Una posizione che il nostro governo condivide, è quindi ora di passare dalle parole ai fatti e riconoscere lo Stato della Palestina.
https://secure.avaaz.org/campaign/it/palestine_recognition_now_it_paly_signers/
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1.848.547 hanno firmato. Arriviamo a 2.000.000
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Unisciti agli 1,7 milioni di persone per il riconoscimento della Palestina
Firma per una pace duratura in Medio OrienteAvaaz
La muerte y secuestro de civiles #israelíes a manos de una organización paramilitar estuvo mal, es #terrorismo. Pero no le daba el derecho a Israel de cometer una masacre de 60 mil civiles en #palestina .
#gazagenocide
#IsraelWarCrimes
#IsraelHamasWar
"Esta guía visual muestra algunas de las drásticas formas en las que ha cambiado la vida en la Franja de Gaza a causa del conflicto con Israel".
#NetanyahuWarCriminal
↩️
https://ift.tt/0TNjbK4
Los mapas que muestran la destrucción de Gaza tras 15 meses de ofensiva de Israel
Esta guía visual muestra algunas de las drásticas formas en las que ha cambiado la vida en la Franja a causa del conflicto con Israel.Redacción (BBC News Mundo)
#FreePalestine #FueraIsraelDePalestina #ZionismIsTheNewNazism #StopTheGenocideInGaza
Moran Gaz, miembro del equipo israelí "7.10" de fiscales, reconoce que no tienen testimonios ni pruebas contundentes y reclama que se flexibilicen las leyes que regulan qué evidencia es válida, al mismo tiempo que pide pena de muerte para cualquiera que haya cruzado el muro el 7/10/23.
El posteo de @breakingthesilenceisrael es un aporte que desenmascara la instrumentalización que hace Israel de las víctimas que dice defender.
#Gaza #Palestina #SdeTeiman #Israel #Sionismo
https://www.qasimrashid.com/p/why-is-netanyahu-protecting-hamas
Why Is Netanyahu Protecting Hamas From Rape Prosecution?
And why did 45 Democrats vote *with* MAGA Republicans to protect Netanyahu from war crimes prosecution?Qasim Rashid, Esq. (Let's Address This with Qasim Rashid)
👉La gente está tan dormida de lo que sucede en la Palestina🇵🇸 ocupada por el ente sionista🇮🇱 que simplemente no tienen acceso a la información del genocidio contra Palestinos, te muestran cualquier otra estupidez para blanquear a los degenerados qué se hacen llamar "pueblo de Dios".
👉Igual pasa con Siria🇸🇾...
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Israel aniquila el 80 por ciento de las potencialidades militares en Siria - teleSUR
El Ejército de Israel continúa su avance por el territorio sirio tras el derrocamiento del presidente Bashar al Assad por grupos terroristas. Este martes seOneyda Díaz Rodriguez (teleSUR)