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Beiträge, die mit settlers getaggt sind


21st Century LAND THEFT / LAND GRABBING:

"Indeed, when the attacks commenced, three Palestinians were seized by the Israeli military, detained, and then subjected to police interrogation. Such violent raids are far from unique in West Bank, especially in the areas of South Hebron Hills, Masafer Yatta and the Jordan river valley. Since the start of this year, the Centre for Jewish Non Violence has documented more than 40 violent settler attacks in the village of Susya alone.

Most go unnoticed by the rest of the world. But this time was different. One of the Palestinian victims was the award-winning director Hamdan Ballal, whose film, No Other Land, which covers the destruction of Palestinian communities in the occupied West Bank, won best documentary at the recent Academy Awards. For hours, the military didn’t officially disclose his whereabouts, and attempts to locate him failed. When the Israel Defense Forces (IDF) finally issued a statement, they absurdly labelled him and his fellow villagers terrorists.

This facade of justice, when law is nothing but an empty shell, is typical of how the Israeli occupation works. Under its veneer of legality, the most brutal savagery is legitimised and the role of criminal and victim inverted."

https://www.theguardian.com/commentisfree/2025/mar/27/hamdan-ballal-settler-attacks-palestinian-villages-west-bank

#Israel #Palestine #WestBank #Settlers #LandTheft #LandGrabbing


#Westbank #OscarWinner #Attacked by #Settlers

[2]“Oscar Winner 'LYNCHED, KIDNAPPED' By Israeli Forces”
by Breaking Points

https://www.youtube.com/watch?v=sAUUnAuqjIY

Quote by BP:
“Mar 25, 2025
Ryan and Saagar discuss an Oscar winner for No Other Land being lynched and kidnapped by Israeli forces in the West Bank.”

#NeverAgain #StopTheGenocide
#JailForNetanyahu #JailForGallant #SmotrichRaus


"Hamdan Ballal and two other Palestinians left a police station in the West Bank settlement of Kiryat Arba, where they were being held on Tuesday. Ballal had bruises on his face and blood on his clothes.

The three had spent the night on the floor of a military base while suffering from serious injuries sustained in the attack"

I suspect the international outcry had something to do with it. Otherwise...

#HamdanBallal #Israel #WestBank #IDF #NoOtherLand #Settlers

https://www.theguardian.com/world/2025/mar/25/oscar-winning-palestinian-director-hamdan-ballal-released-from-israeli-detention


So while everyone is entertained (in French we say "diverted" which is more apt) by a bunch of clowns in the US, #Israel killed 600 #Palestinians in #Gaza, during what is supposed to be a #ceasefire. Today in the #WestBank, #Oscar winning co-director of #NoOtherLand Hamdan Ballal was beaten up by #settlers then disappeared by the the Israeli army. https://edition.cnn.com/2025/03/24/middleeast/ballal-oscar-palestinian-beaten-israeli-settlers-intl-latam/index.html

| Oscar-winning Palestinian director attacked by Israeli settlers and arrested
Yuval Abraham 
@yuval_abraham
A group of settlers just lynched Hamdan Ballal,
co director of our film no other land. They beat
him and he has injuries in his head and stomach,
bleeding. Soldiers invaded the ambulance he
called, and took him. No sign of him since.


Asad Rad: Illegal Israeli #settlers attacked a #Palestinian village and beat #HamdanBallal, who is one of the Palestinian co-directors of #NoOtherLand

The occupying Israeli #military then stepped in…to detain Hamdan Ballal.

#Occupation #Oscars #Terrorism #Israel #Politics


🚨 #Israel #TerroristState
Oscar-winning Palestinian director is attacked by Israeli settlers and detained, activists say

https://apnews.com/article/no-other-land-oscar-israel-palestinians-084c63f33e748a3279646759e9b705c2

#HamdanBallal #IDF #settlers #Westbank


Israeli settlers attacked Hamdan Ballal, one of the co-directors of the Oscar-winning film “No Other Land,” before the Israeli military snatched him from an ambulance as he was being treated for his injuries.

(AP) #HamdanBallal #NoOtherLand #WestBank #Israel #settlers

https://apnews.com/article/no-other-land-oscar-israel-palestinians-084c63f33e748a3279646759e9b705c2


the only reason israel is killing people


The only reason Israel killed this tragic number of people in Gaza this early morning is because it does not want to proceed to the second stage of the ceasefire deal as planned, because it simply does not want a permanent ceasefire (withdrawal from Gaza and reconstruction.)

FULL STOP.
Anyone who talks about something else is a LIAR.

Mosab Abu Toha

#ceasefire #Cisgiordania #coloni #colonialism #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #MosabAbuToha #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #tregua #warcrimes #WestBank #zionism


la situazione a gaza, 19 mar. 2025


da un post di Michela Becchis su fb

Aggiornamenti
Maria Di Pietro – Assopacepalestina
19/03/2025

Un bambino di Gaza ha visto sua madre bruciare viva. Poi è morto anche lui.
Mentre la guerra genocida di Israele riprende a Gaza, intere famiglie vengono sterminate dai bombardamenti e le case familiari diventano tombe di famiglia. I sopravvissuti raccontano a Mondoweiss che la maggior parte dei morti sono donne e bambini.
Con profonda tristezza, Muhammad Hamidi racconta a Mondoweiss che nei suoi ultimi istanti di vita, il nipote di tre anni ha guardato la madre e il fratello bruciare. “Il bambino era indifeso”, ha detto.
Quando sua madre è stata bruciata viva mentre cullava il figlio di un anno, portava anche un feto nel grembo. Tutte e tre le vite sono state stroncate.



Il medico australiano Mohammed Mustafa, volontario in un ospedale di Gaza, ha raccontato la penosa esperienza di curare le ultime vittime degli attacchi israeliani a Gaza.
In un video condiviso sui social media il dottor Mustafa racconta le terribili ferite subite dalle vittime dell’ondata di attacchi israeliani su Gaza nelle prime ore di martedì mattina, che hanno ucciso più di 400 persone e lasciato molte centinaia di feriti.
“Abbiamo finito tutti gli antidolorifici. Non possiamo sedare nessuno. Non possiamo dare loro alcuna analgesia”, dice Mustafa nel video condiviso su Instagram, registrato dopo aver lavorato tutta la notte.
“Ci sono sette ragazze a cui stanno amputando le gambe – senza anestesia”, ha detto, aggiungendo: “Il bombardamento è ancora in corso. La stanza sta ancora tremando”.
“La maggior parte delle persone erano donne e bambini, bruciati dalla testa ai piedi, con arti mancanti e teste mancanti”, ha aggiunto.

Paramedico a Gaza “inorridito” dalle scene di guerra.
Il medico ha raccontato di aver visto i corpi smembrati di persone all’interno di un veicolo a Rafah, dopo che questo era stato colpito dagli attacchi israeliani.
“Abbiamo ricevuto una chiamata per un bombardamento nella zona di Dowar Khebat Al-Adas, di fronte al centro commerciale Al-Yasmeen”, ha raccontato ad Al Jazeera Sofian Ahmed, che fa parte di una squadra di protezione civile.
“Quando siamo arrivati sul posto, siamo rimasti scioccati nello scoprire che l’obiettivo era un’auto o un veicolo pubblico che trasportava i civili da un luogo all’altro”.
Ha aggiunto: “Siamo rimasti inorriditi nel vedere che all’interno del veicolo c’erano cinque persone bruciate e smembrate”.
“Questo è ciò che Rafah sta vivendo ogni giorno. Rafah rimane un luogo pericoloso, dove ogni giorno si verificano attentati nelle zone di confine. Inoltre, gli attacchi e gli spari continuano senza sosta”.

Quattrocento persone sono state uccise e ci sono ancora molti dispersi e intrappolati sotto cumuli di macerie, poiché gli attacchi sono stati molto massicci. Molto intensi.
Come ci ha descritto un membro dell’equipaggio della Protezione Civile, hanno dovuto letteralmente raccogliere pezzi di carne dalle aree vicine delle persone uccise, compresi i corpi di bambini e donne.
Nell’ospedale, qui nel cortile, regna la calma, ma all’interno dei reparti è una vera e propria lotta per il personale medico che ha lavorato tutto il giorno, intervenendo e cercando di contenere quanti più casi possibile.
Molti dei casi curabili non saranno trattati nell’ospedale qui, semplicemente perché i medici hanno dovuto scegliere a quali casi prestare attenzione per primi.
Hanno dovuto dare la priorità a questi casi semplicemente a causa dell’acuta carenza di forniture mediche.
Questo è già di per sé un elemento che ha inciso sul benessere mentale e fisico del personale medico e dei familiari sopravvissuti nell’ospedale. (Hani Mahmoud reporter da Gaza City)

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) avverte che i medici stanno lottando per gestire il forte aumento delle vittime nelle ultime 36 ore a causa della ripresa degli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza.
“A causa della recente sospensione degli aiuti umanitari a Gaza, le scorte di forniture mediche sono diminuite in modo significativo e, inoltre, il personale ospedaliero sta lottando per gestire il forte aumento delle vittime”, ha dichiarato il CICR in un comunicato.
Israele ha bloccato Gaza per le due settimane precedenti la ripresa dell’assalto, lasciando ai palestinesi pochi rifornimenti necessari per resistere.

Bambino di due anni ucciso da un drone israeliano.
Il corrispondente di Wafa ha dichiarato che il drone ha ferito alla testa Omar Qassem Talab Abu Sharqiyya, di due anni e mezzo.
Ha aggiunto che Abu Sharqiyyah è stato trasportato d’urgenza al Kuwaiti Hospital della vicina Rafah, dove i medici lo hanno dichiarato morto poco dopo.

La popolazione di Gaza è terrorizzata, indifesa e devastata. Gli ultimi attacchi arrivano dopo 17 giorni di blocco di Israele sugli aiuti a Gaza.
Quindi, la gente sta già morendo di fame. Non hanno accesso al cibo. L’impianto di desalinizzazione dell’acqua che forniva acqua a 500.000 palestinesi non funziona più. Non ci sono medicine, né carburante, né gas da cucina. I palestinesi stanno lottando per vivere la loro vita quotidiana.
E mentre tutto questo accade, i palestinesi si svegliano con una serie massiccia di attacchi in diverse aree di Gaza. Tutti sono spaventati, soprattutto i bambini che pensavano che il Ramadan sarebbe finito e che avrebbero potuto festeggiare l’Eid per la prima volta senza attacchi aerei. (Hind Khoudary reporter da Deir el-Balah)

Il Ministero della Sanità di Gaza ha fornito un bilancio aggiornato delle vittime dell’ultima ondata di attacchi israeliani, iniziata martedì scorso.
Da allora, si legge, gli attacchi israeliani hanno ucciso 436 palestinesi, tra cui 183 bambini, e ferito 678 persone.
Questo porta il numero totale di morti accertati a Gaza dal 7 ottobre 2023 a 49.547, secondo il ministero, con 112.547 feriti.

L’esercito israeliano ha dichiarato che le sue forze e il servizio di sicurezza interno di Israele continueranno a operare a Gaza “al fine di rimuovere qualsiasi minaccia ai cittadini dello Stato di Israele”.
In una dichiarazione su X, l’esercito israeliano ha scritto che le forze armate e lo Shin Bet hanno continuato “le loro intense ondate di attacchi in tutta la Striscia di Gaza per tutto il giorno”.

Le forze israeliane continuano a colpire nuove aree di Gaza, comprese le zone meridionali, centrali e settentrionali.
Nelle ultime ore, hanno lanciato volantini sulle zone settentrionali di Gaza, in particolare su Beit Hanoon, intimando ai palestinesi di evacuare.
Hanno anche lanciato volantini su Khan Younis, dicendo ai palestinesi di evacuare nella parte occidentale di al-Mawasi.
Ma questa volta molti palestinesi, soprattutto quelli di Beit Hanoon e di altre aree settentrionali, hanno deciso di non evacuare perché dicono di non avere nulla da perdere e si rifiutano di ripetere il viaggio di sfollamento. (Hind Khoudary reporter da Deir el-Balah)

Il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) ha definito la giornata di oggi “un altro giorno nero” per le Nazioni Unite a Gaza.
In un post su X, il commissario dell’agenzia, Philippe Lazzarini, ha espresso le sue condoglianze per i lavoratori delle Nazioni Unite uccisi durante l’ultima escalation di Israele.
“Le Nazioni Unite, compresa l’UNRWA, continuano a pagare un prezzo pesante mentre svolgono compiti umanitari”, ha scritto. “Gli operatori umanitari devono essere protetti in ogni momento”.

La difesa civile di Gaza ha dichiarato che uno dei suoi membri è stato ucciso in un attacco avvenuto oggi a Gaza City.
La sua morte porta il numero totale di membri della difesa civile uccisi durante la guerra a 103, secondo il gruppo.

Fonti: UN, OCHA, MSF, Al Jazeera, Mondoweiss, Haaretz, UNICEF, Amnesty Int., Reuters, Human Rights Watch, Palestinian Red Crescent Society, Croce Rossa Int., Euro-med Human Rights, Save the children, Unrwa, Defence for children

#Assopacepalestina #Cisgiordania #coloni #colonialism #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #MariaDiPietro #massmurders #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #sionisti #sionistiAssassini #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #WestBank #zionism


‘Israeli’ Settlers Protected by #IDF Set Fire to Homes in Northern West Bank as Military Onslaught on #Tulkarm Rages!

100s of ‘Israeli’ settlers, escorted by troops, have stormed villages and set fire to Palestinian homes in the northern #WestBank.

Media reports, quoting local sources, said #settlers stormed the Palestinian village of Kifl Haris, near #Nablus, on Friday.

https://orinocotribune.com/israeli-settlers-set-fire-to-homes-in-northern-west-bank-as-military-onslaught-on-tulkarm-rages/

#StopIsrael #SanctionIsrael #BDS
#palestine #Israel #Politics #Genocide @palestine@a.gup.pe @palestine@lemmy.ml


‘Israeli’ Settlers Protected by #IDF Set Fire to Homes in Northern West Bank as Military Onslaught on #Tulkarm Rages!

100s of ‘Israeli’ settlers, escorted by troops, have stormed villages and set fire to Palestinian homes in the northern #WestBank.

Media reports, quoting local sources, said #settlers stormed the Palestinian village of Kifl Haris, near #Nablus, on Friday.

https://orinocotribune.com/israeli-settlers-set-fire-to-homes-in-northern-west-bank-as-military-onslaught-on-tulkarm-rages/

#StopIsrael #SanctionIsrael #BDS
#palestine #Israel #Politics #Genocide @palestine@a.gup.pe @palestine@lemmy.ml


#israel #palestine : #gaza / #opt / #westbank / #truce / #ceasefire / #uno / #violence / #settlers / #annexation

„The UN secretary general, Antonio Guterres, has been speaking at the UN human rights council in Geneva.

“I am gravely concerned by the rising violence in the occupied West Bank by Israeli settlers and other violations, as well as calls for annexation,” Guterres said, as he urged for the ceasefire agreement between Hamas and Israel to remain intact.“

https://www.theguardian.com/world/live/2025/feb/24/israel-gaza-hamas-palestine-west-bank-benjamin-netanyahu-latest-news-updates-live?CMP=share_btn_url&page=with%3Ablock-67bc35078f08089227382506#block-67bc35078f08089227382506


Watchdog says Israel is advancing plans for nearly 1,000 more settler homes in West Bank

(AP) #WestBank #Israel #settlers #plantations #landgrab #apartheid

https://apnews.com/article/israel-palestinians-hamas-war-news-ceasefire-hostages-02-17-2025-c20c9664938b267354c9ac4812621a1e


“I don’t think the Israeli establishment really cares about Gaza. It wishes to cut it off and push it into the sea. What it really cares about is the West Bank and the Golan Heights – they think that would secure the [Israeli] settlement for future generations.”

“Zionism is responsible for turning Israelis into occupiers, the torturers, the racists.”

Marwan Bishara

@palestine
#Israel
#Zionism
#settlers
#Gaza
#WestBank


10 febbraio, ancona: premio amnesty e focus palestina


Premio Amnesty e Focus Palestina
https://www.facebook.com/events/s/premio-amnesty-e-focus-palesti/9603861889659045/

PREMIO AMNESTY E FOCUS PALESTINA
A Corto di Diritti + Concorto Film Festival
CinemAzzurro
Via Tagliamento 30, Ancona
Lunedì 10 febbraio, alle ore 21:00

Proiezione e premiazione di An Orange from Jaffa, corto vincitore del Premio Amnesty A Corto di Diritti 2024 (Corto Dorico Film Festival) alla presenza del regista Mohammed Almughanni

An Orange From Jaffa (26’), di Mohammed Almughanni
Mohammed è appena tornato in Palestina. Farouk è un tassista che lavora in uno dei luoghi più pericolosi al mondo. Le loro vite si incrociano.

Nato a Gaza nel 1994, Mohammed Almughanni è un regista palestinese famoso per la sua regia evocativa che mescola narrazioni personali e politiche. Questo suo ultimo cortometraggio, è stato presentato in anteprima al Festival internazionale del cortometraggio di Clermont-Ferrand nel 2024, vincendo il prestigioso Grand Prix internazionale. I film di Almughanni esplorano spesso i paesaggi emotivi degli individui che vivono sotto l’occupazione, attingendo alle sue esperienze personali e riflettendo più in generale la lotta del popolo palestinese.
Interviene Barbara Traversi di Amnesty International Italia

Focus on Palestina, selezione di corti palestinesi a cura di Virginia Marcolini e Francesca Marchesini

Bethlehem 2001, di Handal Ibrahim, Palestina, 2020

In the Waiting Room, di Taha Moatasem, Palestina, 2023

Lovesick in the West Bank, di Zagha Said, Palestina e Giordania, 2020

“Concorto Film Festival” propone uno spazio libero e non censurato all* regist* palestinesi. In un contesto di violenza endemica e di costante oppressione, riteniamo impellente garantire uno spazio di espressione e autorappresentazione di questo popolo. Svincolato da pretese di esaustività, l’obiettivo del focus è quello di scorgere piccole fessure su vite quotidiane, con uno sguardo che non schiacci le singolarità a un’esperienza univocamente percepita, e che allo stesso tempo non si riduca alla narrazione binaria e svilente di vittima-carnefice. La Palestina è una terra che lotta e resiste. Oltre a dare voce ad esistenze vessate da decenni di guerra, apartheid e pulizia etnica, ci sembra dunque doveroso restituire anche quei momenti personali e intimi di sfaccettate esperienza umane. I corti selezionati si muovono quindi su più piani, attraversando linguaggi multiformi e fornendo ritratti di una realtà dalla complessità così inafferrabile quanto tangibile.

Ingresso 5 €

#ACortoDiDiritti #AmnestyInternational #AmnestyInternationalItalia #AnOrangeFromJaffa #apartheid #BarbaraTraversi #Cisgiordania #ClermontFerrand #ClermontFerrandNel2024 #coloni #colonialism #ConcortoFilmFestival #CortoDoricoFilmFestival #FocusOnPalestina #FocusPalestina #FrancescaMarchesini #Gaza #genocide #genocidio #guerra #HandalIbrahim #ICC #icj #IDF #IOF #massmurders #MohammedAlmughanni #oppressione #Palestina #Palestine #PremioAmnesty #puliziaEtnica #settlers #starvingcivilians #starvingpeople #TahaMoatasem #violenza #VirginiaMarcolini #WestBank #ZaghaSaid


“ostaggi” e “prigionieri”: una nota di raffaella battaglini sul vocabolario del colonialismo


Rivelatore è sempre il linguaggio: gli israeliani liberati da Hamas sono ‘ostaggi’, parola che sottintende il loro essere civili innocenti (falso, perché molti erano soldati, come abbiamo potuto constatare) mentre i palestinesi liberati da Israele vengono definiti ‘prigionieri’, che sottintende il loro essere criminali condannati e giustamente detenuti (completamente falso, la maggioranza sono persone arrestate e trattenute illegalmente in carcere dall’Idf, a volte per anni, tra cui molte donne e moltissimi minori).

Questo è solo un esempio, non innocuo, di come il distorto linguaggio coloniale e razzista usato da tutti i media mainstream manipoli costantemente i fatti , senza che questo venga minimamente messo in discussione da nessuno. Eppure è attraverso questo linguaggio che si formano le convinzioni delle persone.

“Israele non è tanto la sorgente quanto il sintomo della nostra colonialità del presente” (Iain Chambers)

#Gaza #zionism #genocide
#genocidio #Palestine #Palestina
#warcrimes
#starvingpeople #starvingcivilians
#ICJ #ICC
#izrahell #israelterroriststate
#Cisgiordania #WestBank
#iof #idf #colonialism
#settlers #coloni #sionismo
#sionisti
#prigionieri #ostaggi

#Cisgiordania #coloni #colonialism #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #ostaggi #Palestina #Palestine #prigionieri #RaffaellaBattaglini #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #WestBank #zionism


l’attivista pacifista luisa morgantini e l’inviato del sole 24 ore roberto bongiorni arrestati da israele. rilasciati dopo ore di interrogatori


«La pacifista, ex parlamentare europea e fondatrice di Assopace Palestina Luisa Morgantini e l’inviato del Sole24Ore Roberto Bongiorni sono stati arrestati in Cisgiordania, nei Territori occupati da Israele. Dopo alcune ore in caserma e dopo lunghi interrogatori, sono stati rilasciati. Con loro si trovavano anche altre persone: una di nazionalità dei Paesi Bassi, una neozelandese e un palestinese. Quest’ultimo è l’unico rimasto agli arresti.
Bongiorni si era recato in zona, infatti, per un servizio da realizzare in una colonia israeliana, accompagnato dalla rappresentante di Assopace Palestina, storicamente impegnata a fianco dei palestinesi. Sono però stati fermati a Kiriat Arba, un insediamento di coloni, che è tra i più estremisti in Cisgiordania, vicino a Hebron, e accusati di aver invaso una zona militare israeliana. Dopo aver precisato di non aver trovato nessuna segnalazione del divieto i due sono stati caricati su un cellulare e portati nella base israeliana, con pc e telefonini sequestrati. Secondo la prima ricostruzione sono stati gli stessi Morgantini e Bongiorni a comunicare cos’era successo prima di essere bloccati: la notizia è arrivata al consolato italiano e poi trasmessa alla Farnesina».

Continua qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/01/30/cisgiordania-morgantini-e-inviato-del-sole-arrestati-da-israele/7858088/

Per le false accuse, cfr. anche https://www.unita.it/2025/01/31/perche-luisa-morgantini-e-il-giornalista-bongiorni-sono-stati-arrestati-in-cisgiordania/

#arresti #arresto #AssopacePalestina #attivistaPacifista #Cisgiordania #coloni #coloniEstremisti #colonialismo #genocide #genocidio #Hebron #ICC #icj #IlFattoQuotidiano #IlSole24Ore #interrogatori #Israele #israeleStatoTerrorista #israelterroriststate #izrahell #KiriatArba #LuisaMorgantini #massmurders #Palestina #Palestine #RobertoBongiorni #settlers #sionismo #sionisti #territoriOccupati #warcrimes #WestBank #zionism


importante precisazione dall’università di firenze: nessuna collaborazione con l’università israeliana


una importante precisazione dell’Università di Firenze, sulla sua NON partecipazione a un incontro che si tiene in città organizzato da referenti della Tel Aviv University.
la riporto qui di séguito, per correttezza.
è importante (grazie a Stefania Zampiga, che me ne ha dato notizia):

UniFi precisa: ‘Noi non collaboriamo’
https://www.controradio.it/ateneo-di-firenze-non-collaboriamo-a-evento-universita-tel-aviv
https://www.firenzedintorni.it/it/convegno-tel-aviv-university.html


#appello# #telavivuniversity #universitàdiFirenze #convegno #Gaza #genocidio

#appello #Cisgiordania #coloni #colonialism #convegno #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #telavivuniversity #universitàdiFirenze #warcrimes #WestBank #zionism


un appello contro la normalizzazione dell’occupazione e dell’oppressione sionista


525433

continua qui: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSevObyZ6nyg-GxQlvArA7Bmw4V5_AF8kQ5isrH9-T597TX8Pw/viewform

*

ricevo e assai volentieri diffondo:

Stiamo raccogliendo firme per esprimere il nostro dissenso contro l’organizzazione di un workshop all’UniFi, previsto per il 3 e 4 febbraio, in collaborazione con l’Università di Tel Aviv. Tra gli organizzatori figurano Carrai, console onorario di “Israele”, e Moshe Farchi, un alto ufficiale dell’IOF.

È inaccettabile che, a un anno dall’intensificazione del genocidio contro il popolo palestinese e a 76 anni dall’inizio del progetto coloniale sionista, l’Università di Firenze ospiti personaggi che rappresentano e sostengono politiche di distruzione e di eliminazione sistematica di un popolo.

Oltre a questa raccolta di firme, stiamo programmando una mobilitazione nei prossimi giorni. Per organizzare la nostra risposta, vi invitiamo a unirvi a noi per un incontro giovedì 30 gennaio, alle 17:00, nel chiostro del Brunelleschi.

Non possiamo rimanere in silenzio di fronte alla complicità delle istituzioni accademiche.
FIRMA E DIFFONDI IL COMUNICATO!
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSevObyZ6nyg-GxQlvArA7Bmw4V5_AF8kQ5isrH9-T597TX8Pw/viewform

#Gaza #zionism #genocide
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#sionisti


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#israel #palestine : #war / #gaza / #opt / #westbank / #settlers / #violence / #impunity

„In today’s newsletter: As Israeli security forces launch an operation in the city of Jenin and violence by settlers escalates, Emma Graham-Harrison explains what happens next.“

https://www.theguardian.com/world/2025/jan/23/first-edition-west-bank-settlers-israel-military?CMP=share_btn_url


Suspected settlers attacked Palestinian villages hours BEFORE Trump rescinded sanctions against them

"The reversal of the Biden administration’s sanctions, which were meant to punish radical settlers, could set the tone for a presidency that is expected to be more tolerant of Israel’s expansion of settlements and of violence toward Palestinians."

(AP) #israel #WestBank #settlers #Trump #violence

https://apnews.com/article/israel-palestinians-west-bank-settler-sanctions-trump-668119732c77e083baa4a12c194df7ef


petizione per il riconoscimento dello stato di palestina


https://secure.avaaz.org/campaign/it/palestine_recognition_now_it_paly_signers/

Il cessate il fuoco a Gaza ci ha ridato qualcosa che desideravamo da tanto: la speranza. Ma non cancella la devastazione. Non mette fine all’occupazione. E non concede la libertà a milioni di palestinesi che ne hanno un disperato bisogno.

Ora che il cielo di Gaza torna silenzioso, chiediamo una soluzione duratura: che il Regno Unito, la Francia e il Giappone riconoscano lo Stato della Palestina. Sarebbe un passo fondamentale verso la pace e la giustizia. Ma questi Paesi stanno esitando sotto l’enorme pressione di Israele.

Per decenni l’Italia è stata solidale con il popolo palestinese e la sua causa, ha sempre sostenuto il diritto del popolo palestinese ad avere «uno stato indipendente, sicuro ed economicamente prospero». Una posizione che il nostro governo condivide, è quindi ora di passare dalle parole ai fatti e riconoscere lo Stato della Palestina.

https://secure.avaaz.org/campaign/it/palestine_recognition_now_it_paly_signers/
__________________________
1.848.547 hanno firmato. Arriviamo a 2.000.000


#Cisgiordania #coloni #colonialism #criminali #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #starvingcivilians #starvingpeople #StatoDiPalestina #warcrimes #WestBank #zionism


#israel #palestine : #opt / #westbank / #settlers / #expulsion / #landgrabbing / #justice

(Thanks to @Mau_or_ )

https://peacenow.org.il/en/5-eviction-rulings-batan-alhawa


#israel #palestine : #settlers / #violence / #opt / #westbank / #inpunity

„Palestinian authorities said a man was shot in the foot and several others were injured as settlers carried out attacks in three Palestinian towns Saturday (…).

According to official Palestinian Authority news agency Wafa, citing the mayor of Yatma, the man was shot by an Israeli soldier as Palestinians from the village attempted to fend off an attack on homesteads by settlers.“
https://www.timesofisrael.com/palestinians-say-man-shot-in-clashes-with-settlers-as-tensions-flare/


#Hamas #Resistance
#Settlers
@palestine

"Ynet reported that Hamas fired at Israeli settlements for nine consecutive days since last week...The resurgence of Hamas rocket fire on Sderot has angered settlers in the city"
"“We have returned to a state of war; this reality is unbearable,” another resident told the Hebrew outlet" Zionist settlers being the most fucking unbearable Karens in the Middle East and beyond.

https://thecradle.co/articles/israeli-settlers-in-sderot-claim-hamas-rocket-fire-intolerable-as-new-barrage-launched-from-gaza


#israel : #religion / #minority / #settlers / #expulsion

»“What is being said behind closed doors is that Jerusalem is becoming a place that is no longer hospitable to Christianity,” said Daniel Seidman, a Jerusalem lawyer and peace activist. “You can see the needle moving. The spike in hate crimes is not part of this plan, but it’s part of the impact.”«

https://www.seattletimes.com/nation-world/world/as-wars-rage-around-them-armenian-christians-in-jerusalems-old-city-feel-the-walls-closing-in/?utm_source=RSS&utm_medium=Referral&utm_campaign=RSS_all


#Israel #Syria #Lebanon #conquer #destroy #settlers
The #Nachala movement — led by Daniella Weiss, who has been spearheading efforts in recent months to resettle #Gaza — expressed a similar sentiment in a post on Facebook: “Whoever still thinks it’s possible to leave our fate in the hands of a foreign actor — forsakes Israel’s security!” it said. “Jewish settlement is the only thing that will bring about regional stability and security for the State of Israel, along with a stable economy, national resilience, and deterrence.


Billboards have been put up all over the West Bank reading in #Arabic, “There is no future in Palestine.”

The movement behind the signs are is the “Fight for Life” #settlers movement, who explain that this is a move to encourage Palestinian emigration from the #WestBank.

#palestine #Israel #Occupation #Apartheid #Politics

@israel @palestine
 Billboards reading in Arabic, “There is no future in Palestine.”